. Della piu che novissima iconologia . tori .^ Si dipinge giouanc, perche li giouani per lopiù Iciio trafcurati,4^ npn hanno amere all%,& ie ninno è penlofbi e meflo, certo co-lui è che ha da pagare idchki. E flraccfato, perche Iprecat© che ha la ftia^,^robba, non trouando piti crcdirOft va come Portala beretta verde in tefla per lo coftu-me, che sVfa hoggidì in moltipaefi, ne quali àperpetua infamia i debitori, che non hanno ilmododilibemrfi dal debito, fon forzati à por-»faria,& perèdicefi dvn fallito, il tale è ridottaal verde» Sirapprefénta incatenato per ]Ìpiedi,& per


. Della piu che novissima iconologia . tori .^ Si dipinge giouanc, perche li giouani per lopiù Iciio trafcurati,4^ npn hanno amere all%,& ie ninno è penlofbi e meflo, certo co-lui è che ha da pagare idchki. E flraccfato, perche Iprecat© che ha la ftia^,^robba, non trouando piti crcdirOft va come Portala beretta verde in tefla per lo coftu-me, che sVfa hoggidì in moltipaefi, ne quali àperpetua infamia i debitori, che non hanno ilmododilibemrfi dal debito, fon forzati à por-»faria,& perèdicefi dvn fallito, il tale è ridottaal verde» Sirapprefénta incatenato per ]Ìpiedi,& peril collo,percheanrrcamen te erano così afìreccidalle ]eggiRomane,Teeu£paroje lon© quelleriferi te da Aulo Gellib lib. 2 e .cap. r. ^tris eonfcjfìWebm^; it>ire iudieatistrijjn-ta dies iuBifunto. Pbfìdeif7de maum hiieUi»eBo, in iu. aatquiffeudo €9 in inn^vimdiàtftcv^dné daa3& 1^4 DclJa noulflima Iconologia D E B I T O Del Sig. Gio: Zaratino doinemwore autfivoletmaiorevinetto. Sivolet [ho vitiito , Nifuo viitit 3 qui eum vin-iinm habcbit Ithramfratris in dia dato . SiVolctflusidato. Ou e fono danuertire per Ja noflra fi gnra_jquelle parole Ftncito,aut ?icrHOiaPtt compedi-bus,Cioè leghifì il debitore con il ncruo, o conli ceppi j circa di che e da fapere che cola fia_»NtTu Ojcosi dichiarato da ^cr uum appeliamus etiamferrenm vinculu,qi40p edes, vel etiam ceruices imptdiuntur. Ciò è chiamali anco neruo vn legame di fer-ro, col quale lì tengono impediti \i piedi, & ..n-co il co Ilo, iqtial J:eruo diièrro (fecondoil ce-rto fop Tacitato) nonpoteua elTcre minore diquin di ci à lì bene maggiore per li debi-tori , i quali ancora tal volta lì puniuano capi-lahnen te,oiiero fivendeuonofuor^\ Traftcuc-re,co medicencImedeliiriO luogo Aulo Gelo Celio. Tertijs autem nundinis capitepcendsdabant , aut Tranfiyberim peregre linumibant. Et fé li creditori erano più, ad arbitrioloro lì tagJiaua à pe72Ì il deb


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