. Delle imprese trattato . ufto Agoftino,& il luogo della Genefi con tropologia criftiana interpetra. efono alcuni che quella voce Hebrea,nò interpetrano Mandragora, ma Gigli ; come anco nel luogo della Cantica, Mandra-gora dederunt odoreràfujim. per non far buona lopinione di Dio-feorideedi Galeno a cui piace e ha facoltà quella pianta dieccitar gli amori, onde alcuni fono feruitofene per Imprefacon le donne infeconde per dimoftrar contrario effetto. Quali Imprefe formi lElefante. Cap, IX. Ngegnose Imprefe ci porge quefto gran-de & ammirabile animale Elefante, per cofivaria e degna di marauig


. Delle imprese trattato . ufto Agoftino,& il luogo della Genefi con tropologia criftiana interpetra. efono alcuni che quella voce Hebrea,nò interpetrano Mandragora, ma Gigli ; come anco nel luogo della Cantica, Mandra-gora dederunt odoreràfujim. per non far buona lopinione di Dio-feorideedi Galeno a cui piace e ha facoltà quella pianta dieccitar gli amori, onde alcuni fono feruitofene per Imprefacon le donne infeconde per dimoftrar contrario effetto. Quali Imprefe formi lElefante. Cap, IX. Ngegnose Imprefe ci porge quefto gran-de & ammirabile animale Elefante, per cofivaria e degna di marauiglia natura che for-ti, oltre allhiftoria che per lefperiéza di luifatta nelle guerre, e ne i Teatri, cofe degnedi cófideratione a gli occhi ci quel che raccótano di quel fanciullo cha.«JEr^ uendolo prouocato con «vna pontura , fu da lui col Mufo inal-ila «teliEle zatocon tanto sdegno, che moftraua portarlo allaria quanta forza hauea acciò che con maggior empito poteffe di-batterlo. LIBRO SECONDO. io batterlo a terra, e che vdcndo il piato de gli altri, il pofe giù ImPrefflegiermente , potrebbe cauarfi vnImprcfi per quei che mo- Jjjj^jjj^jjArando di efler inimici, il fanno per dar gloria maggiore, o ^ } quel Giudice che con parole minacciofe fi moflra crude- uoreuoli inle, ma vuol fauorire e darla vita, o fimi! penfiero, inquefto teriormeo- modo col motto, COMVESCIT MO LLITEB^IB^ parole di Plutarco raccontando quello fatto, Exifliman- Lr!> ^cratem tanto metuiniefto, fatis ilhmpcenarumpepcndijje , quadrarebbelImprefa ad vn che giunto al fupplicio, riceue per grada la Sifnandovita. Sifnando fucceffordi Hermigildo che poi fu vecifoda Hermigil-Normanni, hauendo molti inimici i quali tutti vecife più con ^°*laftutia che con la forza, & effendo per ciò trattato da tradi- ^rae mtore, per far conofeere il contrario, e che giuftifsima era la detta.


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