. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . oce al Senato picno devitu conuito li Proci, Telemaco, pcn(aindo fia perij di lei con animo di faria punirc, c mori- rameute vn pouero,ordina ad Eu
. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . oce al Senato picno devitu conuito li Proci, Telemaco, pcn(aindo fia perij di lei con animo di faria punirc, c mori- rameute vn pouero,ordina ad Eumeo,che re, ma dipoi cefTata Iira fi vergogno dhauer ca a quel pouerhuomo, che non fi vergog LibroTerzoJ fi faceia avwnti a dimandarc il vitro la vergogna e nociua a pouerignofi. hutc hofp tti hac foerens-,tpfumqHe iuheterepttium valde omnes aduerte procosudor autem non efl bonus mdigenti viro,It ad fit. erloche,fi come diTcieta>e modcrata Ver-*na e ledabile, 6c vtile, cofi la diTcreta, &nodcrata Vergogna e biafimcuole,e noci- 66$ ua,e qucfto e quello che volfe inferiie Hefia-do,qiiandodifle. Ftrecundia quAviros multum Udit^& iuua. La Vergogna, die molco gli hiiomini of-fendCjCgioua, haucndo riguardo aidcbiromodorgioua riioiiefta, e coniieneuolc Ver-gogna , ofFende la dyforia fupcrflua, e \k\o(xVergogna, dellaqualene tratta Plutarcofnquel breue,raa faggio, & accorco difcorfo va-ticolato, De vmojo pudore. R I p Na bciiiiiima doiiaa ignuda , uenc iiclUdeftra manoalra il So!e,il quale rimira,on Ialtravn libro apcrco , cvnramodima, e fotto al dcftro piede il globo delndo. Terlik e vnhabito dcHanimo difpoftoa1 torcere la lingua dardritro,& propno cf-; dclle core,di che egli parla,e fcriue; aflfer-ndo roloquello, chee&negandoqucllo,non e fenza mutar penfiero .gnuda fi rappiefenta, per dinotare , che laplicita lee naturalerondeEuripidein , dice eSer feniplice il parlare della Veri- tijiic gli fa bifogno di vane inter-pretarionijpercioche el la per fe To-la
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