Opere del conte Algarotti . ioso e lus-sureggiante Dryden non poteva adunque peravventura essere il traduttore del castigatoe severo Virgilio, né potea a buona equi-tà lusingarsi, come fece, di fornire esem-pli aprecetti di Pioscoramon. Non vi accigliate già, caro il mio Ermo-gene, se io vado a cercar precetti di poe-tica fino in Inghilterra. Senza che sono an-co questi una delle ricche e belle produ-zioni di quel mondo; piacerai seguire quelragionevol metodo di giudicatura inglese,che debba 0£;nuno esser sentenziato dasuoipari. Parrebbemi che inglese cittadino ap-pellar potesse per avventura
Opere del conte Algarotti . ioso e lus-sureggiante Dryden non poteva adunque peravventura essere il traduttore del castigatoe severo Virgilio, né potea a buona equi-tà lusingarsi, come fece, di fornire esem-pli aprecetti di Pioscoramon. Non vi accigliate già, caro il mio Ermo-gene, se io vado a cercar precetti di poe-tica fino in Inghilterra. Senza che sono an-co questi una delle ricche e belle produ-zioni di quel mondo; piacerai seguire quelragionevol metodo di giudicatura inglese,che debba 0£;nuno esser sentenziato dasuoipari. Parrebbemi che inglese cittadino ap-pellar potesse per avventura da italiana sen-tenza; dove condannato airincontro nel suoproprio Parnaso, rassegnarsi ccnviengli pu-re alla legge, e subirne il rigore. Io(i) A?id chuse ari Autor as you chuse aFriend. Your thoiights, your TVoords .^ your Sty- les, your Souls agreeNo lon^er his luterpetar, buù He. dellEneide del Caro. S6q Io torno in Italia, e vi torno con piace-re per dirvi guanto vostro io sia . Di città il di 15. di novembre Te: VII. Aa Syo Lettere sulla traduz. LETTERA VII, J_^A maraviglia eccitata in voi dal vederecerta parità derrori commessi nella tradu-2Ìon di Virgilio dal Caro e da Dryden, niè stata cagioa di pensare in questo fatto ajjarecchie altre parità fra questi due poeticosì lontani di clima e di età; e questo viscrivo, caro Ermogene mio, acciocché oquella prima maraviglia cessi in voi del tut-to , o sia da novella giunta piii presto ac-cresciuta. Intrapresero tutti e due, Imparihus fatis, nec diis nec -viribus (equis, la version dun poeta, che domanda tuttoil vigor delletà piiì fresca, o almeno quel-la cruda e verde vecchiezza, che egli dàa Caronte: intrapreser, dico , questa versionenella ultima età loro, e impediti da quel-le infermità, di cui lestro poetico si risen-te, non meno che il fisico vigor della per-sona: benché il Drjden per vero dire ab-bia più chaltro poeta in vecchie membra seu- dellEneide del Caro. S7I sentito il calor dApollo; come
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