. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . ontroppo fpeffo ,: a pochi nella terminazione de criftalli cede-va facendo cannocchiali, ed occhiali famofilTimi. Di ftru-menti matematici poi, e di tutti gli altri appartenenti alineftier fuo niuHO al certo , né nella quantità , né nella qua-lità lo fuperava . E tanto barti aver detto , febben più dir fipoteva per pregio del morto artefice, e per natizia de vivije di quei, che dopo loro vivranno. DI GIAMBATISTA GISLENI. OvRÒ pure fcriver la vita dun architettonato, e mort
. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . ontroppo fpeffo ,: a pochi nella terminazione de criftalli cede-va facendo cannocchiali, ed occhiali famofilTimi. Di ftru-menti matematici poi, e di tutti gli altri appartenenti alineftier fuo niuHO al certo , né nella quantità , né nella qua-lità lo fuperava . E tanto barti aver detto , febben più dir fipoteva per pregio del morto artefice, e per natizia de vivije di quei, che dopo loro vivranno. DI GIAMBATISTA GISLENI. OvRÒ pure fcriver la vita dun architettonato, e morto in Roma, che per la fua cele-bre maeftria meritò di fervire tre monarchi,e doperare in moltilfime città principalidEuropa fenzaver nulla mai, almen chiofappia , fatto, in patria ? E dovrò comin-ciarla , e finirla col nominar folo alcune delle tante, e tantobellopere , che al fèrvigio di quelli, ed in quelle vi fece .i6oO Nacque egli deliaco, dalla famiglia Gisleni, ed il padre---—^ gli pofe nome Giambatifla , e leducò fecondo il fuo flatoaffai bene ne coHumi non meno, che ndle lettere . Poiché ^ aven*. DEGLI ARCHITETTI. sn avendogli fattofareifolìti primi fludj della grammatica,e della rettorica gli fece ftudiare eziandio la filofofìa , eglielementi dEuclide, dopo de quali da fa ftefTo prefa cogni-zione daltre fcienze non poco sinternò nelle matematiche ♦ , che giugner non poteva colla fola teorica, dovegià sera pofìo inanimo di volere arrivare saccoftò ad urLjarchitetto Tuo amico 5 e principiò da lui a prender lezionedarchitettura . Ma come niuna pratica aveva del difègno ^trovava gran difììcoltà a farvi quella palTata , che bramava je lo fteflTo architetto ne Io aveva più , e più volte avvertito .Sì ri/blvè a prender lezione di quefto pure , e per prenderlacon tutto il fondamento cominciar volle da primi principi ,e metterfi fotto la direzione dun bravo pittore. Poco aflaiflette il maeftro a vedere il notabil profitto , che faceva lo
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