. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... tutto che ìd cofa cofi non ftd^cr che egli ne debbia efjcre mxle in^ formutoKhe anche quejia è rij^ofìd dafarfenza carico. Ben è uero che in un cafo falla quefta regoUi che fé io di cefi di hduer fatta alcuua cofa ^che altri mi rijpondef fé 5 non è uero^mi farebbe carico^nonpotendoft dire che io fòfi male infòrmdto^parkndo di qmUo, che dicefi di hdmrfdtto io^^ perciò quefta tal rij^oftacon una dU trd negationefi conuerrebbe ributtare : cr la negdtion miafdrebbe Id rcpulfa^e^ quella di colui la uo fé in quel dir mio che io hauefi fatto cofa
. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... tutto che ìd cofa cofi non ftd^cr che egli ne debbia efjcre mxle in^ formutoKhe anche quejia è rij^ofìd dafarfenza carico. Ben è uero che in un cafo falla quefta regoUi che fé io di cefi di hduer fatta alcuua cofa ^che altri mi rijpondef fé 5 non è uero^mi farebbe carico^nonpotendoft dire che io fòfi male infòrmdto^parkndo di qmUo, che dicefi di hdmrfdtto io^^ perciò quefta tal rij^oftacon una dU trd negationefi conuerrebbe ributtare : cr la negdtion miafdrebbe Id rcpulfa^e^ quella di colui la uo fé in quel dir mio che io hauefi fatto cofa ucruna io fdee fi cdrico dltruu che in tdl cdfoy non è il uero far eb^ he repulfd^e^ io col cdrico me ne rimdrrei. Et da tut to quefto difcorfo fi uiene in quefta conclufìone, che fc ètri fi guarderà di offendere altrui col fuo pars. lare, egli in maniera alcuna non potrà ejfer mentito. Ma er di quefta ma^ feria fi ragionerà anchora ^ , di quefto libro. L I B R O L ^z DELLE MANIERE DELLE MENaTITE* CAP* 1 l II*. Ord dccioche ognìuno poffk dellementite hauer chiara contezza, diquelle ci Jìenderemo d ragionare,più particolarmente dimoftrandoquante funo le loro maniere^^ co»me dar fi debbiano^^ come rijpon^dere a ciafcuna ♦ Delle mentite adunque alcune ne fonocerte^cr alcune conditionali: cr di quelle^^ di quejkydtre fono generali ^cr altre Jpeciali. cr ne aggiungeremo noi una altralpecieanchora:,di quelle^aUe quali da=remo nome difciocche. er quefie nelle maniere dette difopra fi potrebbono forfè mefcolare: ma pur p pili chixra dimojlratione uè uogliamo noi anchora feparatamente parlare. Et prima che ad altro fi pafi da noi, hab^hwno da dire^che queflamateria di mentite e non menomalageuole da trattare:,^ da intendere, che neceffariada ejjère iute fa : perche eUa potrà perauuentura più nolare^che dilettare io mi aficuro di potere conlume alcuno dì parole leuar fi fattamente Vofcurita di^uefìo fuggettOyche loj^eri di douerfareiche o
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