. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . lsCufios Jmperif virgo > quit fola mederisl^tilnenhHsmullumiiHe doces fenttn Plinio. Labonm in viSloria nemo femit. vn trofeo in fpalla


. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . lsCufios Jmperif virgo > quit fola mederisl^tilnenhHsmullumiiHe doces fenttn Plinio. Labonm in viSloria nemo femit. vn trofeo in fpallacon lefpoglie ki fe^uo cVitcoria. ^ V I T T O R Come rapprefentatantUaVefpafiam, I A MtiagUdi (li VNa donna alata , in picdi chc ferine tmad vno fcudo, che fta appreffo ad vipalmaconlectcrc,chedicono IvDEA CAITA. V I T T O R I A. Nelld Atedagliit di Senero, DOnna, che fiede fopra di vno Sz\JidLO, &ticnc vnclino in mano, ehe dcbbe cfferquelle del Vincicore. H V I T T O R I A. Nell a Afedaglia di Lncio vera -Vomo con vnelmo in tcfta, che portacon la deftra vn hafta,6c con la finifti a V I T T O R I A. Nella Medaglia di Dtmittane. VNa donna alata, che tierte vn piedc foprvnelfiio, Scfcriueentro ad vno feudappcfoad vnarbore, &dallaltra parte dellarbore ornato dVn trofco, vi c vna donna (tdenccche ha vna mano fotto leguancie, mqfta in vitta. Qiicfta Medaglia fii battuta in honore iDomitiano, quandapiglio la Germania. V N I O N oE DOnna di lieto afpctcojtcnga nJla mano dritta vn ramo doliua,inuoko con ramo di mirto,ncUmano finiftra tcnga vnpefcedcttScaro. Lvnione e tutricc della Citta, aitefdche fecondb S. Agoftino nel Citta di Dio cap. 15. La ciita non c altro, che vna nioltitudnc dhuomini concordemcnte vfifridato che qucftamoltitudinedhimini fi difunifca, ncfce dalladiiijfionc Icfterminio delle Citta : Iquanta forza fia lvnione loditnlftra Scilaro Re de gli 5cithi, ilquJftando vicino a morte Ci fccc venilintorno ottanta figii, che haueua, |a ciafcuno fcce proua


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