. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . ra, e fuor del fenfoLe membra odiate inavveduta ho tocco ;Ma come io mi rifento , e fento eh ioHo fatto error così nefando e brutto ,Subito fuggo e dal nimico afpettoRatta m involo, e mi cred io le maniAver macchiate, e bruttamente lorde:Spedo di Pirro in vece, il nome amatoD Orefte mi vien fore, e di mia voceIl dolce fallo , e P amorofo erroreQual prefagio felice inchino ed amo. Deh dolce Orefle mio , deh mio conforteToglimi al mio nimico, io te ne pregoPer la mal noflra avventurata flirpe ;E per queir alto fa ero fanto Giove,Ch2 le fu padre, al cui fo


. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . ra, e fuor del fenfoLe membra odiate inavveduta ho tocco ;Ma come io mi rifento , e fento eh ioHo fatto error così nefando e brutto ,Subito fuggo e dal nimico afpettoRatta m involo, e mi cred io le maniAver macchiate, e bruttamente lorde:Spedo di Pirro in vece, il nome amatoD Orefte mi vien fore, e di mia voceIl dolce fallo , e P amorofo erroreQual prefagio felice inchino ed amo. Deh dolce Orefle mio , deh mio conforteToglimi al mio nimico, io te ne pregoPer la mal noflra avventurata flirpe ;E per queir alto fa ero fanto Giove,Ch2 le fu padre, al cui fol cenno il cieloSimbruna, e ralTerena, el gran NettunoSi conturba e tranquilla, e la gran moleDe la terra talor fi fcuote e te ne prego ancor, per P infelici 112 ERMIONE AD ORESTE,OfTa d Agamenfìon tuo padre, a cuiFui già nipote umìl, eh ancor fepokeTi fon tenute, poi che così giudaE sì degna di lor vendetta felli ;Perch io fermata fon d efTerti fpofa ,O ne verd anni miei trarmi di vita,Et eflèr dime ilefla acerba DEJANIRA


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