La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . quanto pare, suuna mensola. ***** È il bassorilievo di Bertoldo che oggi si conserva al Bargello(fig. 132). ****** Si crede che sia il gruppo di bronzo del Poliamolo, oggi al Bar-gello (fig. 134). ******* È opera di Mino da Fiesole, ora al Bargello. 1 A Firenze, nella sala grande detta di Lorenzo si vedevano « dua qua-dri, uno picholo, uno grande, entrovi teste dua di Christo de Musaicho »,« tre quadri di musaico entrovi la impronta di Giuliano di Lorenzo » e« un quadro di mosaico entrovi una testa di giovane ». LA DECORAZIONE PELLE STAN


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . quanto pare, suuna mensola. ***** È il bassorilievo di Bertoldo che oggi si conserva al Bargello(fig. 132). ****** Si crede che sia il gruppo di bronzo del Poliamolo, oggi al Bar-gello (fig. 134). ******* È opera di Mino da Fiesole, ora al Bargello. 1 A Firenze, nella sala grande detta di Lorenzo si vedevano « dua qua-dri, uno picholo, uno grande, entrovi teste dua di Christo de Musaicho »,« tre quadri di musaico entrovi la impronta di Giuliano di Lorenzo » e« un quadro di mosaico entrovi una testa di giovane ». LA DECORAZIONE PELLE STANZE SIGNORILI 183 famiglie della città, le quali, ciascuna secondo i suoi mezzi,andarono a gara nellabbellire le proprie dimore con operedarte dogni specie. Cosi fecero i Martelli, i Pazzi, i Kucel-lai, i Tornabuoni, gli Strozzi e molti altri ; ma poiché disgra-ziatamente non si conoscono finora inventari del sec. xv spet-tanti a queste casate, cosi anche difettano le notizie intornoagli oggetti artistici chesse possedevano. Un documento che,. Fig. 127. — Gli amori di Venere e di Marte. Quadro di Pier di Cosimo. sebbene in modo assai generico, pur dà qualche lume sul-limportanza complessiva della decorazione interna di unaricca dimora privata nella Firenze del Quattrocento, è il se-guente ricordo che Giovanni Rucellai, il fido amico dei Me-dici, nel 1456 inseriva nel suo Zibaldone : « Memoria che noiabbiamo in casa nostra più cose di sculture e di pitture e ditarsia a rimessi di mano de migliori maestri che siano statida buono tempo in qua non tanto in Firenze ma in Italia, inomi de quali sono questi, cioè : Domenico di Vinegia pittore, Frate Filippo de lordine .... pittore, Giuliano da Maiano legnaiuolo maestro di tarsia e com-messi, Antonio di Iacopo del Poliamolo maestro di disegno, Maso Finiguerra orafo maestro di disegno, Andrea del Verrocchio scultore e pittore, Andreino del Castagno detto degli impiccati pittore, 184 CAPITOLO III Paolo Uccello pittore, De


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