L'architettvra . V „ V n lin 3Z I I i II— n e 3 I 1 i ! I II e 3L A. Libro Sedo. 149 Ejfetti dacque miracolofi. Cap. XIIIL O N uoglio mancare di addurre alcuni effetti miracolofi dacque, i quali fonolaminorpartedi quelli che fono iscritti da Plinio, Vetruuio, TeofraftoVarrone, Erodoto, & altri affai fcrittori antichi^degni di ^e:dQ. Dicono che ibagni di Sineffi leuano la flerilità alle femmine, & il furore a i mafchij. Eunacqua in Chio che chi ne beue diuenta Heflia dEutica fono duefonti che beuendo le pecore delluno chiamato Cerone diuentano negre ebeuendo dellaltro chiamato Melle di
L'architettvra . V „ V n lin 3Z I I i II— n e 3 I 1 i ! I II e 3L A. Libro Sedo. 149 Ejfetti dacque miracolofi. Cap. XIIIL O N uoglio mancare di addurre alcuni effetti miracolofi dacque, i quali fonolaminorpartedi quelli che fono iscritti da Plinio, Vetruuio, TeofraftoVarrone, Erodoto, & altri affai fcrittori antichi^degni di ^e:dQ. Dicono che ibagni di Sineffi leuano la flerilità alle femmine, & il furore a i mafchij. Eunacqua in Chio che chi ne beue diuenta Heflia dEutica fono duefonti che beuendo le pecore delluno chiamato Cerone diuentano negre ebeuendo dellaltro chiamato Melle diuentano bianche,& beuendo dambe due diuentano mifchiate . In Debri terra deGaramanti è una fonte che di notte bolle, e di giorno e Boera appreffo allOdioTrophonio uicino al fìume,fono due fonti delle quali luna famemoria, e lialtra obliuione. In Corlìca è una fonte utililfima a glocchi), ma fé qual fi uogliladro che haueffe il furto innanzi,e negafle con giuramento non hauer rubbato, e ui fi lauaffeglocchi diuentarebbe cieco. A quelli c
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