Storia dell'Italia antica . uolo -. Allora correvano i prosperi e gloriosi giorni di Taranto,Poi cessarono i forti esercizi, e morì la grande e piìinobile vita. La ricca gente, anche qui, divenuta scon-ciamente insolente per la soverchia abbondanza, vissedi ozio, di amori, di conviti, di feste, di stolte super-bie; e rimettendo lesser suo in mano di altri chiamògli stranieri a farsi salvare dai pericoli, e finì colla ser-vitù riserbata sempre ai molli che non hanno braccioe animo forte da difender sé stessi (). {) Su Taranto e sue fortune e vicende, oltre agli antichi, scrisseroiiiolto e varia


Storia dell'Italia antica . uolo -. Allora correvano i prosperi e gloriosi giorni di Taranto,Poi cessarono i forti esercizi, e morì la grande e piìinobile vita. La ricca gente, anche qui, divenuta scon-ciamente insolente per la soverchia abbondanza, vissedi ozio, di amori, di conviti, di feste, di stolte super-bie; e rimettendo lesser suo in mano di altri chiamògli stranieri a farsi salvare dai pericoli, e finì colla ser-vitù riserbata sempre ai molli che non hanno braccioe animo forte da difender sé stessi (). {) Su Taranto e sue fortune e vicende, oltre agli antichi, scrisseroiiiolto e variamente i moderni. Vedi tra gli altri: Giovane, De uìitiqui- 1 Stefano Bizantino alla voce Taras^ e Avellino in Mus. Borbon., voi. Ili, tav. 43. 2 Vedi Carelli, Niiin. vet. ICal, tab. CIII-CXIX ; Minervini, in Bullelt. archcolog. jia-?poletanoj aprile 1855, pag. 158-160, e Cavedoni, Nuove monetine di Taranto cól Farodi quel portoj ivi, febbraio 1856, pag. 110. Van-nucci — Storia dell Italia antica — I. 42 LlB Muiietu di Tiu-auto. ?Gap. AGRICOLTURA E INDUSTRIE DI QUESTE REGIONI. 331 •Questa come le altre contrade occupate dai Greci eranoliete di aria salubre, e ricche di ogni qualità di fecondi di grano, colline vestite di viti e di olivi,pasture abbondanti di greggi. Ricchezza davano il suolofecondo, i fiumi e il mare. Si celebrava la rara fecon-dità dei campi della Locride , di Crotone e di Meta-ponto («). Le terre di Sibari producevano il cento peruno *: e dicevasi non esservi in tutta la terra luogo pitiameno ne desiderabile di quello bagnato dal Siri 2. Alpari dei vini di Taranto si vantavano quelli di Cauloniae di Sibari, e molta fama ebbero Folio e il miele tu-rino 3. La naturale ricchezza del suolo era fatta piiigrande dall industria degli abitanti che sotto il magi-stero dei pitagorici posero grande studio nell arte agra-ria e la resero lloridissima. Per essi lItalia fu arricchitadi nuove piante qua recate dalla Grecia e dall Asia


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