. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Maefia ^ e morìVefcosio di Tui , ér oltre laltre virtìi fu granMatematico, E queìieftmili imfrefe fuegliate, il-lujlriyC nette, non e fono dalla bottega di gatte in-guoììtatc^ma d\xrgutifimi MaeJhi. d o m. £ cofie vero. Ky,ia ditemi di gratia, che volefle dir voi,nominado il Fucile del Duca di Borgogna!SiatemiVi frego Monfignorcortef) e racontatemi thifloria,di queHafamofainuentione yCon


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Maefia ^ e morìVefcosio di Tui , ér oltre laltre virtìi fu granMatematico, E queìieftmili imfrefe fuegliate, il-lujlriyC nette, non e fono dalla bottega di gatte in-guoììtatc^ma d\xrgutifimi MaeJhi. d o m. £ cofie vero. Ky,ia ditemi di gratia, che volefle dir voi,nominado il Fucile del Duca di Borgogna!SiatemiVi frego Monfignorcortef) e racontatemi thifloria,di queHafamofainuentione yCon laquale sornanodlgbriofa colonna i valorofìfimi Caudieri delletànòflìrayi quali fono nell honoratifimo <ollegio del-lordinedelTofonCyamjfUato daltinuittifimo Carlo £lutnto,c. I o.^eflaydichevoimidimadate^materia molto intricatale foco intefa y etiamdio daquei Signori,che portano quefìifucili al collo ^perchevi e anchora appiccato vn vello dvn monto tofato^interpretato dalcuni per lo vello delloro di Giafoneportato dagli Argonauti é alcuni lo riferifcono allafacra Scrittura del tesiamento Vecchio , dicendochegli e il Fello di Gedeone, ti qualefignificafedcincorrotta. B s 36 LB IMPRESE. Ma tornando alpropojito del Fuciley dico che ilvalorofo Carlo Buca di f/^feroctpmoin armeyvolfefortarlapetrafocaia col lucile,e condue tronconi di legne, volendo dinotare chegli ha-^eua il modo deccitare grande incendio di guerra,come fu ilvero: ma queFhfuo ardete valorchebbe^^ifiijhmofucceffoyferche imprendedoegli la guerracontro Lorena e Suiz>,fu dofo te duefconftte diMorate di Granfon,sharattato e morto fopra Nansìla vigilia dellEpfaniaE quejìa imfrefa fu beffa-ta da Renato Duca di Lorena, vincitore di quellagiornatd\alquale effendo frefentata vna bandieracon Pimprefa del Fucile,diffe. Per certo qiteflo sfor-tunato Signore quado li fu bifogno difcaldarfiìnonhebbe tem^o da oberare i Fucilue tatopu fu acuto queflo B I CU. CIO FIO. 27 quejlo detto, quanto c


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