. Rime de gli Academici occvlti : con le loro imprese et discorsi . qualunque concetto non men ni-uaniente ifprimeua, che Cicerone Ta -»dre dcWEloqueni^a Bimana con la Un*gua. con lettere poi, ancoraché con uàfij caratteri fecondo ì diuerfi Idiomi delle genti, quando di pre-ferita non sè potuto adoperar la noce, hanno fempre gli huominitra loro, quanto nellanimo concepifcono, fignificato. I facerdotiEgittij con figure di corpi naturali, che hicrogliphichefi diman-fiaro::o, moltireconditi & profondi lor fcnfi efprefero; & in modo, che à uulgari (& popolari huomini ueniuan celati & occultiglialt


. Rime de gli Academici occvlti : con le loro imprese et discorsi . qualunque concetto non men ni-uaniente ifprimeua, che Cicerone Ta -»dre dcWEloqueni^a Bimana con la Un*gua. con lettere poi, ancoraché con uàfij caratteri fecondo ì diuerfi Idiomi delle genti, quando di pre-ferita non sè potuto adoperar la noce, hanno fempre gli huominitra loro, quanto nellanimo concepifcono, fignificato. I facerdotiEgittij con figure di corpi naturali, che hicrogliphichefi diman-fiaro::o, moltireconditi & profondi lor fcnfi efprefero; & in modo, che à uulgari (& popolari huomini ueniuan celati & occultiglialtisfimi mifìcrij della Philojòphia loro. Gli antichi Greci &Bimani (come hoggi fi uè de nelle Medaglie ) quando con Imaginifole, quando compagini c-r lettere lafciarono impreffo qualche loropeculiare intento. Di qui poi con mae/lreuole c^ gratiofa teflu-ra dImagini,^ Motti hanno trouato iualenthuomini,non hagran tempo, le Imprefe. nel compor delle quali tanto fi fono agw^Xó.ti gli ingegni de Caaalieri fin m tempi de nojiri maggiori y. che per amor delle Donne ò de* Signori loro^ /? bene ui fono ef-fercitati ; che que/ia facoltà fi è ridotta à quel colmo di belkT^dyche affettare fi può. Et perche Clmprefa , à mio giudicio , è una-mifìura rnifìica di pittura ogni gran Trencipe, ogni gentil amante ^ & ogni pellegrino In^gegnoima. ciafcuna ^cademia ancora, da molti anni in qua, fi èpofia à dri:^:^arne alcuna, come Indicio ò Dimo/lramento dellacommunefuaintentione. Et certo parmi conueneuole co fa, che quilunque fchierah collegio di^irtuofiychadoperationi rare di mano ò di lingua fi dijponga, debba ancora con qualche fuo leggia •dro fegno òfimbolo rapprefentar altrui lIn/iituto, la Mente^ lo Stu-dioyouero Fin fuo. Terilche l^cademia de gli 0 e eviri impie-gando ognifua cura,diligen^a & fatica in tener de/ia & monda


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