. Delle imprese, trattato . DEL TRATTATO DEL LIMPRESE DI GIVLIO CESARE CAPACCIO, LIBRO PRIMO. Che 1 trattar dellImprefe è difficile. E de gli Autori e hanno fcritto di quella materia. Gap. I. ^Ifficilissima imprefaè quellain vero che gli huomini ciiriofi pre-dono , di fauellar dellImprefe . Poiche non eflendo ella materia, o tan-to dimoflratiua, che potefle allin-telletto al primo incontro recar fo-disfattione di oggetto che fulle to-fto apprefo i o tanto naturale cheIrapprefentafTe ageuolmente il pri-mo Simolacro ; ingombra alle voltela mente di tanta caligine, e di nembo così ofcuro loftufca
. Delle imprese, trattato . DEL TRATTATO DEL LIMPRESE DI GIVLIO CESARE CAPACCIO, LIBRO PRIMO. Che 1 trattar dellImprefe è difficile. E de gli Autori e hanno fcritto di quella materia. Gap. I. ^Ifficilissima imprefaè quellain vero che gli huomini ciiriofi pre-dono , di fauellar dellImprefe . Poiche non eflendo ella materia, o tan-to dimoflratiua, che potefle allin-telletto al primo incontro recar fo-disfattione di oggetto che fulle to-fto apprefo i o tanto naturale cheIrapprefentafTe ageuolmente il pri-mo Simolacro ; ingombra alle voltela mente di tanta caligine, e di nembo così ofcuro loftufca,che non può dileguarli eccetto che con quelle interpetratio-ni,che non può far fubito lintelletto ancor che purgato,e col-mo di vna vniuerfal cognitione dell Idee di tutte le cofe. Per A che. DELLE IMPRESE Che cofa che, eflendo Tlmprera, vnefprefsion del Concetto, fotto Sim-.è Imprefa. bolo di cofe naturali ( chenon bramo gii incorrere nelle va-nità di tante definitioni ) ma dalla propria naturalezza, quaficome col vapore opera il Sole, eleuandole da paluftri, e trop-po bafsi fegni, ad efprimere il più occolto penfiero della fupe-rior portione , bilbgnarebbe che fufle lhuomo vnAngelo, ac-ciò che potefle a prima vifta apprendere, intendere, & accon-fentire . Ma fé de gli huomiiii, con lunga prattica, & a pena, icenni, i fegni, lattioni efteriori, inlìno al moto delle dita di-quegli antichi Hiftrioni, conofcer non fi ponno; come non fe-ra che malageuolmente, pofsiamo intendere il concetto, chein quelle tenebre Platoniche nafcoftojoue con lintellettualfilentio lintelletto produce; al producente folo, lintuitiuacognitione ( fiami lecito feruirmi di quefte voci ) fi ferba, ha-uendo ella folaméte di fé ftefia la teorica di formare, e la prat-tica di efprimere, e
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