Milano . la ricchezza della decorazione caratteri prettamente lombardi: persino i motividecorativi trovan riscontro nel solito repertorio della scuola pittorica locale. Lorna- AI I L A N O 167 mentazione però si anelò limitando a servir di complemento alle lettere iniziali pernon soffocare e opprimere le minute composizioni figurate, eseguite secondo le nuovotendenze, e senza più testimoniare 1 isolamento che era stata una delle caratteri-stiche di questarte gentile prediletta dai dotti e dai bibliofili, che avevano a granvanto di arricchire le loro biblioteche di codici riccamente miniati. De


Milano . la ricchezza della decorazione caratteri prettamente lombardi: persino i motividecorativi trovan riscontro nel solito repertorio della scuola pittorica locale. Lorna- AI I L A N O 167 mentazione però si anelò limitando a servir di complemento alle lettere iniziali pernon soffocare e opprimere le minute composizioni figurate, eseguite secondo le nuovotendenze, e senza più testimoniare 1 isolamento che era stata una delle caratteri-stiche di questarte gentile prediletta dai dotti e dai bibliofili, che avevano a granvanto di arricchire le loro biblioteche di codici riccamente miniati. Della gentile arte dellintaglio e della tarsia son meno abbondanti le notiziescritte, ma numerosi, per fortuna, gli esempi notevoli del tempo. Tali: nel MuseoArcheologico una grande cornice, opera lombarda in cui larte dellintagliatore sifonde mirabilmente con quella del pittore, già nella chiesa dellIncoronata di Lodi ;in S. Ambrogio una parte degli stalli del coro; quelli in S. Maria delle Grazie (del. S. AMBROGIO — COFANO UEOH INNOCENTI. 1470) e gli armadi della sagrestia nel tempio stesso (1498); quelli del Monastero mag-giore di S. Maurizio, semplici ma pieni deleganza, forse dei primi anni del cinque-cento come gli altri di Santa Maria della Passione e di San Fedele (trasportati qui daSanta Maria della Scala) coi dossali decorati di prospettive a colori e ornati dimadreperla, opera attribuita ad Anselmo del Conte, milanese. I~ra gli arredi sacrison bei documenti del valore degli artefici lombardi del Rinascimento una bella pacea forma di tabernacoletto, in argento e smalti, con due sportelli, provvista di varierappresentazioni sacre, proveniente da Rivolta dAdda, ora nel Museo Poldi-Pezzoli(n. 161 hìs) e, nella stessa raccolta, uno smalto a due fronti in argento dorato con laResurrezione e la Deposizione (n. 180) e un trittico di bronzo dorato a due nielli coiritratti di Lodovico il Moro e di Beatrice d Este e. all interno, 5. Giorgio e laDeposizione, ritenuto del Ca


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