Della eloqvenza, : dialogo del reverendiss Monsignor Daniel Barbaro .. . e pure è pofiibile al modogià dctto,difuperargli. Et chi pure non uolejfe la fatica, potefie almenogiudicarci loro fé ere ti. molti,?? minuti fono i precetti dintorno à quellotffercitio,maio non uogliopiù affaticarmi,ejfcndo quegli in grandi uolumi ordinatamente ripoftitoltra che il no{lro difeorfo àniuno può pa rerc ELOQUENZA, ? ? rere imperfctto,quandocgli uoglia la no/Ira intentione rigudriarejaqu*le è (lata di fare i fondamenti della eloquenza^ auuertire di quanta. coinarmdOychetu fia giunto là,doue di giugne


Della eloqvenza, : dialogo del reverendiss Monsignor Daniel Barbaro .. . e pure è pofiibile al modogià dctto,difuperargli. Et chi pure non uolejfe la fatica, potefie almenogiudicarci loro fé ere ti. molti,?? minuti fono i precetti dintorno à quellotffercitio,maio non uogliopiù affaticarmi,ejfcndo quegli in grandi uolumi ordinatamente ripoftitoltra che il no{lro difeorfo àniuno può pa rerc ELOQUENZA, ? ? rere imperfctto,quandocgli uoglia la no/Ira intentione rigudriarejaqu*le è (lata di fare i fondamenti della eloquenza^ auuertire di quanta. coinarmdOychetu fia giunto là,doue di giugnere dcfidcraui,zr che tu habbi uedutoun circolo della tanto dcjìderata cognitione. Però che dalle parti dtWanuma incomincia/ìi,^ in effefei ritornatothauendo il corfo tuofopra di natura,crfopradi me fornito,come fopra due rote di quel carro,chcper lo aperto cielo ti condurrà uittorio[otzj trionfantet DOMENICO DF FARRI STAMPATORE A I LETTORI. ANccr che nctlo Campar queflo libro fi fia ufata tutta quella dili*gcza, che è flato pcfiibilcdufianaitHttauia iononucglioperò eredtrctcbc le sìmpc babhiano quefia uolta potuto h<xucr quel priuilcgio, ilquale non par che , ne dulia, natura loro, habbiano potuto maiottenere, sì cerne non pur che ne anco gli huomini V babbi ano ottenutoglimaitcioè di non comrnctter,alcuno errore. Ma fon ben ancor fìcuro, che iitqurilo libro ne fieno incorfi & pochifiimia& tali,che per fé (fefii fi fac*ciano conofeere da ciascheduno. uoler tran agliai altrimentiuoi difercti Lettori,in ferve alcuna ricognitione,come fi Croie quando uène fieno che importino, lafaandoli,fc pur uè ne [onorila bellezza del uo«flro giudicìojjo uoluto qui auuertirui di qucìTuna cofa fila,C H E ouein quefto libro trou*rcte,cbe lAutorallega quel puffo nel principio degli Afolani del Bembo, ,, A filo adunque, uago,& piaceuok ca{lello,pojlo ne


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