Orlando furioso . Vfi,ora 7^KVSso,cr era È,el uicino, dijfequadoellafta co paroLi chcimporti tipo,Intorno aluifi>ro,uicino al dì,& dirafiiamerà i o «o, »,<he importino numero, chefpriamete i Latini lo direno ci la parola Ci ntn EFjiH/cr;;o airillef udì,intorno à dugeto hu omini,f^r cefi de vii .litri. Ma sì e»me quefta già ditta fi mette con di tèpo,^ di numero,non cosìauiene quattro Fo RSE, CrTkessOjPA,^ mi,LequalinonfimettoHofe non con uoci ^he importino numero DA trecento anni, Beneliece uolte,erano andati forfè fci miglia,dilìigi dahaftello,p
Orlando furioso . Vfi,ora 7^KVSso,cr era È,el uicino, dijfequadoellafta co paroLi chcimporti tipo,Intorno aluifi>ro,uicino al dì,& dirafiiamerà i o «o, »,<he importino numero, chefpriamete i Latini lo direno ci la parola Ci ntn EFjiH/cr;;o airillef udì,intorno à dugeto hu omini,f^r cefi de vii .litri. Ma sì e»me quefta già ditta fi mette con di tèpo,^ di numero,non cosìauiene quattro Fo RSE, CrTkessOjPA,^ mi,LequalinonfimettoHofe non con uoci ^he importino numero DA trecento anni, Beneliece uolte,erano andati forfè fci miglia,dilìigi dahaftello,prefjo ad un miglio,&? ccsj »(he la detta parola ,noèfenobcllainfe ft(lfa,la lingua nfjira la puii et deue rice:iire,et tato più hanedola ufata tAriofta,et eficdo comunifìima f le bocche,et p le fritture correli ài tutta di qteft»ricfucr «Ci I UHtue f arricchmiete della noftra lingMa^et-cntnefi debbia fare^sha àptene nemtei CómctanJ, I TJ r .A ri, r o. DFODECtMO. i ARGOMENTO. Segue Orhndo [degno fo un CauiUero ,Che k forzi uin U Donna fuxnc giunge di luogo ,oueper trar RuggieroFece il Vdizzo ^tUnte di \uggie^ in giunge ancor ; ma il Conte fieroVijÌA ài nouo la fua dolce penaCon Ferrati contende. Epoigran prouiiracoiVagani. IndilfabeRatroua. II. PALAZZO DATLANTE, OVE GLI AMANTI NON SI coiiofceano tra loro,& llauaii tuttauia con o(linatioiic,& fperan^a di ritrouar b cofa amalJ,ci propone un come perpetuo labcrinto d intrichi, nelle cofe da noi molto dcfideritc. Et come li sfrenati dcfiderij ci appxanan la uilh dellintelletto,& non ci lafciano ricono-fccre né flinici,nè altri, & ci fanno iiiiafi non mirare in altfo,né haucrc iJ pcn/icro, fé non» litrouare, & confeguir la col,*cht noi bramiamo. C ^ 7^T 0 DUODECIMO.
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