. Collezione di monografie illustrate . n talicondizioni se un uomo di mente elevatis-sima e di grande cultura non si fosse vi-vamente interessato a dare al monumentoun nuovo e più armonico aspetto. Que-stuomo fu monsignor Prospero Caffarelli,appartenente a famiglia principesca di Ro-ma e vescovo di Ascoli dal 1464 al , nei trentasei anni durante i quali fua capo del governo spirituale di questacittà, volle accrescerne il lustro favoren- 6o ITALIA ARTISTICA dovi con gran liberalità il progresso delle arti ; e, mentre allora i cittadini davanoalle loro abitazioni un novello aspetto e a


. Collezione di monografie illustrate . n talicondizioni se un uomo di mente elevatis-sima e di grande cultura non si fosse vi-vamente interessato a dare al monumentoun nuovo e più armonico aspetto. Que-stuomo fu monsignor Prospero Caffarelli,appartenente a famiglia principesca di Ro-ma e vescovo di Ascoli dal 1464 al , nei trentasei anni durante i quali fua capo del governo spirituale di questacittà, volle accrescerne il lustro favoren- 6o ITALIA ARTISTICA dovi con gran liberalità il progresso delle arti ; e, mentre allora i cittadini davanoalle loro abitazioni un novello aspetto e alcuni ordini religiosi fabbricavano nuovechiese o compivano in altre i lavori di costruzione da molti anni interrotti, piacqueallinsigne prelato di associarsi a tutto questo movimento artistico. E la sua coopera-zione non fu lieve ; poiché Ascoli deve a lui, tra altre opere, quella grandiosa dellasistemazione della sua bella cattedrale, la cui mole raggiunse allora quella vastità equelle giuste proporzioni che anche oggi SCULTURE ROMANICHE. (Fot. GargloUi). Non si sa lanno preciso nel quale il Caffarelli fece iniziare nella cattedrale i la-vori da lui tanto ardentemente vagheggiati ; imperocché nessun documento ce Thatramandato. Si sa però indubbiamente che detti lavori furono compiuti nel 14S2, comeattesta uniscrizione incisa in una targa di marmo la quale trovasi murata in unodei piloni sorreggenti la cupola. I nuovi lavori della cattedrale consistettero in un notevolissimo ingrandimentodel corpo della chiesa, la cui pianta maggiormente sviluppata venne ad assumere unapiù spiccata forma di croce latina. Si può dire che questo antico monumento subisseallora una trasformazione quasi radicale ; ed infatti, demolita totalmente la parte ASCOLI PICENO 6i anteriore di esso, ne venne innalzata unaltra più larga e più alta ripartita all in-terno da tre navate : e nella parte posteriore - distrutta 1 antica tribuna - nevenne costruita unaltra assai più grande.


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