. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . ato yV so per imprefa come cofa, che moltoquadraua afuofrofoftto y vn Crocinolo al fuoco fienodi verghe d*orOynelqualn)afofifa certa froua deUa fine zzafuay con vn bel motto di fofra, tratto dallaScritturafacra; prosasti me domine,ET coGNOvisTiivolcndointendereanchoralafeguente parola ; cioè ,sessionem quei caliiniatori hauedo dettoy ehel Marchejiin quella giornata haueua volu


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . ato yV so per imprefa come cofa, che moltoquadraua afuofrofoftto y vn Crocinolo al fuoco fienodi verghe d*orOynelqualn)afofifa certa froua deUa fine zzafuay con vn bel motto di fofra, tratto dallaScritturafacra; prosasti me domine,ET coGNOvisTiivolcndointendereanchoralafeguente parola ; cioè ,sessionem quei caliiniatori hauedo dettoy ehel Marchejiin quella giornata haueua voluto federe fopra due felle j cioefèruire i Signori Vinitiani col fiero combat-tere ye^ ilS. Lodouico sforza fuo cognatoy col tempo-reggiar do fo la giornataylafctado dtfeguitare i Tran-cefi mezi rotti ynel qualcafo e fio no hehbe colpa\perchc fu tutta del Conte di GaiazzOychefi volfefar gratoalla cafa di Franctayfapendo di non farne difiiacereal Duca Lodouico^ che non defideraua veder total-mente vincitori i Signori Vinitiani\accio che disfat-ti i Francefi, vittoriofi non andafferoper occuparlo fiato di Milano y da lor defiderato fin dal tempo del DI C^r. G IO FI O.élil Padre, e del Duca Filippo. 79. lui chiarifimi Capitani fa fenza controuerfiadi fomma perltia e deftrema riputatione il S, GionalacopoTrimdciOjilquale da principio come nimicodel Duca Lodouico Sfor^, reggendolo incaminato aoccupare tlDucatOy chera legitimamente del Nipoteyfi partì [degnato yHon potendo [offrirei modi dej[o S,Lodouico y & accoHofi col Re d*Aragona > // qualeallbora sera [coperto nimico dello S[orz,aper la me-defima cagione, E volendo infrire, che nel gouernodellapatria[uà egli non erapercedere vn punto aeffo S. LodouicOyporto per imprejk vn quadretto dimarmo y con v no file di ferro piantato nelmez^OyOp-pofto alSole\ chera antica infegna di cafa Triunlcia, co» io LB IMPRESE convnmottoi^oVI cedit vmbra che girando il Sole quelloJlile rende Ufua ombra.


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