. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . e inceflantiLe luci affllifTe, e di facrInni fabraAilorta in Dio non fiancò mai le labrai Cinta de* più pungenti ifpidi peli^Che in riua de lOronteCilicc deitra in fra di lor connette,,Le Celelti vendetteA danni già de rVniuerfo pronteSpello ammorzo fu i tripartiti teli :Con ili moli crudeliPercodc il petto, e de rofpiri al fuono,Per le colpe non Tue chiefe perdono. Talappunto Ella fu, tarappunt eraAllor chinuida forteC
. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . e inceflantiLe luci affllifTe, e di facrInni fabraAilorta in Dio non fiancò mai le labrai Cinta de* più pungenti ifpidi peli^Che in riua de lOronteCilicc deitra in fra di lor connette,,Le Celelti vendetteA danni già de rVniuerfo pronteSpello ammorzo fu i tripartiti teli :Con ili moli crudeliPercodc il petto, e de rofpiri al fuono,Per le colpe non Tue chiefe perdono. Talappunto Ella fu, tarappunt eraAllor chinuida forteCi Tradico tante fperanze in che perdita acerbaRecarti tu co limmatura morteAl Mordo più eh* a lei Parca feuera!Pera quel braccio pera,Cherie la man; pera la mano infameChel ferro itrinfe,e ne troncò io flameJ Ma quaintorno ad odoroia PiraNe la Turrita RomaScorgo ditali Rroi mefìa Aflemblea?Sfronda, o Vergine Aftrea,Il Cipreflo Crinal, sfronda a la chioma,E dal legno Teban Tarco è la noltra Lira Paria quella dd Trace, e in darnogracchi^Fra tantincliti Cigni vmil Corr\acchia. MO- MONVMENTO SEPOLCRALE IN MORTE DELLISTESSA SONETTO DEL MEDESIMO,. Eregrin ferma il piede. Ahi qui fepoltaMarauiglia del Seiìo, ELENA non già, per cui daGreci roltaArie di Fiamma Achea Troia rapace. A feguir la Virtù Quefta riuolcaNefludj efercitò lAlma fagace,Corfe a Stagira^ e fra ie Sfere fcopri dogni cekile face; Quindi paflata à TAntcnoree PorteNe r Euganeo Liceo cinfe graditaP Epico Lauro al Crin ligie ritorte \ Quando TArco in lei tefe Atropo arditaOnd* Ellaalior da vn dardo ebbe la MorteEd or da mille Penne ella ha la Vita. LA 128 La Luce tramontata dell* Adria Nella morte dellIliuftriflìma Signora ELENA LVCREZIA CORNaRA PISCOPIA Seguita nel Siollione. EPICEDIO Del Signor Nicolò Framcjco Saulìml
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