. I dieci libri de l'architettura di Leon Battista de gli Alberti Fiorentino ... . Cap, i. E tìxbbìamo nel rimanente à trattaredi amendare i uitìj ne le opere:,bifognaconfiderare prima quaiftano quei ui^ di che forteti quali s hanno ad ammendarc. Ver che giudicano i filici lamaggior parte del rimedio confijlcre ne la cognitione del infermità. E che alcuni con artificio fi poffono ammendare da t Architctto^dcuni nò:efono quei^, che nd librodifopra quafi habbiam mostrato i che altri fofio uitìj de Vanimo Altri de /.t mano . De Vanimo fono loelegger e Jl partire, la di^nhutione, CT


. I dieci libri de l'architettura di Leon Battista de gli Alberti Fiorentino ... . Cap, i. E tìxbbìamo nel rimanente à trattaredi amendare i uitìj ne le opere:,bifognaconfiderare prima quaiftano quei ui^ di che forteti quali s hanno ad ammendarc. Ver che giudicano i filici lamaggior parte del rimedio confijlcre ne la cognitione del infermità. E che alcuni con artificio fi poffono ammendare da t Architctto^dcuni nò:efono quei^, che nd librodifopra quafi habbiam mostrato i che altri fofio uitìj de Vanimo Altri de /.t mano . De Vanimo fono loelegger e Jl partire, la di^nhutione, CT il mano è la negligete e lenta prcparatione^ e congiuntione, efimili errori, ne t quai uitijcadono agcuohnente i mal/f>erti:, e negligiti Architetti,lAa quai uitìj uifcguano, à pena che fi poffono per lamoltitudine éx uarieta narrare:, tra i quai è quello , chedì cofa da fetà uenir confumata, e che fono lemacchine de la uccchiaia troppo infìdiofe e potenti, perche non poffono i corpi che inuecchiano contraporfl a le. D E LA RCHITETTVRI leggi di natura, intanto che mclti giudicano il cielo mortale,pcr che glie corpo, cfcntiamo, che uaglia tardoredel Solejl gelo de lombra,le brinc,V i uenti. Sentiamocon queiìe machine, che saprono e corrompono le du^rij^irnc pìctre:Xomponlì da monti i granfaf^i cadendo cobuona parte del montcAggiugmui le ingiurie de gli huomini. O Dei non pojjo temperarmi dal [degno, ucdendoper trafcur aggine altrui^no diro auar iti acquette cofe an^dare 4 rouina^da le quali sera per la loro bellezza ajle^nuto il barbaro, e furibondo nimico^V il tepo pertinacecofumatore del tutto no lafcia,che fuffero eterne. Aggiugniui i [ubiti ca[i de fuoghi/aette, terremoti,empiti,CTinnondationi dacque, e più altre co[e, che di di in dì Uprodigio[a natura può generare inaudite, injperate, CTincredibili,le quai guadino la ben condotta opra de fArchitetto . Dicea Vlatone che Vl[ola Atlxnte non minorede tAlbania


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