. Imagini delli dei de gl'antichi . c la mifera Sciila, che fu-gia. bellifGma ninfa,,per lagelofia d« Circe innamoratadi Glauco> il quale amananon lei fuoi incantati ;ucchi>oue labellaNin-fa andaua fouent,ealauain\& la fecediuemare quale 1ho difegnata>si che norLporendo ia infelice Scilia fopporrare lo fpauentode gli animali, che le erano-fjati dLntorno»aadoa gittarfi in mare>& tefto quiut Ihorrenda moltro,che ioefciflV fecondo le faaole., lequali a quefto mado hsnna con quJche va-ghesza efprimerelanacuradiqtielUperic
. Imagini delli dei de gl'antichi . c la mifera Sciila, che fu-gia. bellifGma ninfa,,per lagelofia d« Circe innamoratadi Glauco> il quale amananon lei fuoi incantati ;ucchi>oue labellaNin-fa andaua fouent,ealauain\& la fecediuemare quale 1ho difegnata>si che norLporendo ia infelice Scilia fopporrare lo fpauentode gli animali, che le erano-fjati dLntorno»aadoa gittarfi in mare>& tefto quiut Ihorrenda moltro,che ioefciflV fecondo le faaole., lequali a quefto mado hsnna con quJche va-ghesza efprimerelanacuradiqtielUpericolofifcogli., Se ben dunque, come&6 detrosfono nel mare de gli aim moftri me nor toccai pero dire ,madiqu;Ichvnofolamenre,chedagh annchi folTe poftoftagli Dci<oue-ro agg^iunto a quells per compagnia»comefuronoleN;nfe marine,& 1 Trito-Siijdelii quali ho gia detto,perche quefti accompagnairano Nettun<i. -Ec delleNereides ^ereide fcriue Platone^che gjieneerano cento,.che fedeuanosuakretanri. De gK Aotichi. 13! frmgmi di tfettunb di* del mare, & di *4nfitrice ftta moglie, dinotanti U■f^uma del mare, & letre qualitd dellacqua marina, de fiumi,& delagbi,falata, dolce, & neutrale, conilyeloce& frequentemoto dedleacque. Delfini»quandodi-fegna quel gran rempio» 5c miracolofo,il quale era apprefTbdegli Atlaruicicofe;crato a quefto Djo,che quiui fUua fo-pravncarro, tenen-doconmano le bri-glie dei caualliala-ti, & era cosi gran-de»che coccauaconil capo il tetco del-Ialtotempio. Vede-U3fiancobuona patte della compagniadi Nettuno in vnfuo tempionel pac-fe di Gonniho, co-me recita Paufania*percioche egii conAnfitfite fua moglieItauasuvn carro, o*ueera anco Palemone fanciuiloappog-giaco da vn Delfi-no: erano rirati daquaitro caualli, &haucuanoa latoduoTrironi. Nel mezodella bafcebefoite-neua il carro era intagliato il mare* & Venere, che ne vfcma fuon accompa-j>natada bellillimeNereide. FuPalemone appreflode iGreci queilo,chechia pa|em0oBrnarono
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