. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . n opera ordinariamente ò per acquifco dhonore, ò pertimore di male auuenire, ò per opera dellira, ò della Iperanza, ò per lapoca confiderationc dellimminente pericolo, non per amor di quellovero, & bello, che è fine della virtù, larmatura, & la f^oada col motto,rcoftrano, che gran refiilenza, è necefTarijfllma in ogni pericolo . Et lofeudo col Caualiero , che corre contra i nemici,moflra quello, che hab-biamo detto, la difperatione eiTer molte volte cagione di falute > ma noavera, &perf€cca


. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . n opera ordinariamente ò per acquifco dhonore, ò pertimore di male auuenire, ò per opera dellira, ò della Iperanza, ò per lapoca confiderationc dellimminente pericolo, non per amor di quellovero, & bello, che è fine della virtù, larmatura, & la f^oada col motto,rcoftrano, che gran refiilenza, è necefTarijfllma in ogni pericolo . Et lofeudo col Caualiero , che corre contra i nemici,moflra quello, che hab-biamo detto, la difperatione eiTer molte volte cagione di falute > ma noavera, &perf€cca fortezza, come fi è detto. .Àf^c 2Ó ICONOLOGIA ^ /^ A/ £ Come deplnte in Firenze dal gran Duca Ferdbianth, HV O M O armato dafpetto tremendo con le-lmo in capo,con la dc-ftra mano tiene vn tronco di lancia pofato alla cofcia, & con la fi*Diilra vno feudo, in mezzo del quale vi è depinta vna tefta di lupo. Ifiendo quefta figura fimile d quella di Marte fi potrà intendere perèfla rarme,come Dio deffe,». ^ K M 0 Kl ^.Come dipinta in Firem^ dal gran Duca Ferdinando,. VN A vaga, &bella donna, con vna lira doppia di qujndia cordein mano, in capo hauerà vna corona con fette gioire tutte vguali,H veflimento è di fette colori, guarnito doro, & di diiier^e gioie. D I e E S A R E R r P A. tf ^ H^ìiO G ^ X Z ^. DONNA vedita del color di verderame, hauerà 1 orecchie daflno,terrà fotto il braccio finiftro vn pauone, Oc con la deftra mano altamj^ftrerd il dito indicci^ . LArroganza è vitio di coloro , che fé bene fi conofcono di poco valo-re , nondimeno per parere aflai preflfo à glaltri , pigliano il carico diiri^prcfe diincili, & dimportanza , ik ciò dice S. iomalTo « i r.^rrog^ iri di, ifi! (Un ^itiribiit^ejuodmnhubtt. Però con ragione fi dipinge eoaI orecchie dellafino, nafcendo quefìio vitio dallignoranza, &: dalla lloli-dezza , che non lafcia preuedere il fucceOb dellimprefe, che fi prendonoin poco giuditio. 11 pauone fignifì:a larroganza


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