Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCCIV. Come i Genovesi volsero uccidere il papa. E mentre che tale stanza era in Genova, non potendo i dictiGenovesi il bene sostenere, fra tra la comunità di Genovamosso odio contra il dictopapa, intanto che dipo molte5 ingiurie facte a suoi cortigia-ni, lo volsero un dì uccidere,salendoli adosso con numerod armati. E lui che sempreal bizongno ricorrea a Dio,io abracciando il suo crocifisso, non fue dalla loro mala voluntà offeso, et vendo questo, il dictopapa co suoi cardinali diliberò partirsi et venire a Luccha; &avuto Lucha tale imbasciata, do


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCCIV. Come i Genovesi volsero uccidere il papa. E mentre che tale stanza era in Genova, non potendo i dictiGenovesi il bene sostenere, fra tra la comunità di Genovamosso odio contra il dictopapa, intanto che dipo molte5 ingiurie facte a suoi cortigia-ni, lo volsero un dì uccidere,salendoli adosso con numerod armati. E lui che sempreal bizongno ricorrea a Dio,io abracciando il suo crocifisso, non fue dalla loro mala voluntà offeso, et vendo questo, il dictopapa co suoi cardinali diliberò partirsi et venire a Luccha; &avuto Lucha tale imbasciata, doppo molti consigli si diliberò. 2^2 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE doverlo ricevere, benché non fusse a grado al comune di Fi-rensa; pur s aconsenti. 15 CCCV. Come il papa si partìo di Genova per venire a Luccha. Diliberato la sua venuta ilpredicto papa Urbano, eavuto dal comune di Genovagalee e legni, a dì .xxiii. di di-cembre r anno di . dicto papa cosuoi cardinalisposò a Motrone, e in Motro-ne cantò la messa; e da poi, ^^^^^^^^la sera, andò a Pietrasanta con tucti suoi cardinali e prelati etquine dormìono la nocte. CCCVI. Come il papa entrò in Luccha co cardinali.


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