. Atti della Società dei naturalisti e matematici di Modena. . â 134 â gruppi archeologici italiani, della prima età del ferro, e specie nel villanoviano e nel laziale, i prodotti vascolari con decorazioni a stampi secondo la tecnica dei neolitici. Aggiungo che sepolcri della 1.* età del ferro apparvero anche, di recente, presso S. Lorenzo in Campo, lungo la strada provin- ciale, alla distanza di circa 500 ni. dal paese, mentre si facevano i lavori per la conduttura dell' acqua potabile. Disgraziatamente il materiale ne andò anche questa volta disperso e solo mi fu dato di esaminare saggi di
. Atti della Società dei naturalisti e matematici di Modena. . â 134 â gruppi archeologici italiani, della prima età del ferro, e specie nel villanoviano e nel laziale, i prodotti vascolari con decorazioni a stampi secondo la tecnica dei neolitici. Aggiungo che sepolcri della 1.* età del ferro apparvero anche, di recente, presso S. Lorenzo in Campo, lungo la strada provin- ciale, alla distanza di circa 500 ni. dal paese, mentre si facevano i lavori per la conduttura dell' acqua potabile. Disgraziatamente il materiale ne andò anche questa volta disperso e solo mi fu dato di esaminare saggi di scarso significato: qualche ansa, qualche ciotola, qualche fibula a sanguisuga e a nodi. Ho riscontrato che un sepolcreto piceno deve esistere presso Offida, nella contrada Ponticello, subito sotto la chiesa di S. Maria, presso il torrente Lava. Specie in un fondo posseduto ivi dal cav. Nicola De Castellotti, r aratro porta allo scoperto, con la massima molto^impiocolito. Sequenza, materiale piceno: sono anella di ferro e di bronzo, catenelle di bronzo, col- lane con pendagli di fogge svariate, armille, bulle, pendaruole or- nate, qualche frammento d'ambra, e qualcuna di quelle grandi anella di bronzo con st'i nodi, di cui è ancora ignoto il vero uso, delle quali taluna, grandissima, è deposta nel Museo di Ascoli mentre la copia maggiore è apparsa, per le osservazioni dello Spe- ranza, nelle vicinanze di Grottamare, e che son certo legate al materiale cuprense (103). * * * Riassumendo le osservazioni precedentemente esposte, noterò che la civiltà primitiva, nelle Marche, si svolse in modo continuo e costante, senza che avvenissero hiatus. Ho detto altrove le ragioni per le quali non credo provato, almeno dalle ricerche fino ad ora condotte, che la regione fosse abitata durante il quaternario. Certo, fin ora non consta che la civiltà paleolitica vi abbia lasciato un suo proprio e distinto strato. Forse la regione fu occupata, o almeno la popolazione si (103)
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