L'Andromeda . rane, tn abito maefiofo, e qualconveniva/ialg£pdegli Dellubbidiente parealA-quila pre filarli il fieggio : allbora vnendofi tutte trequefie Nvvole, ne formavano vna fola, che riempivatutta la Scena, e tutto il Cielo. j^Qon èpofsibile a de-fcriuere gli fiupori diqueWvltima Scena, ne ridi-re i belli fimi fcioglimenti , che fecero le Nuvole nelcomparire ,i groppi, edimoti infenfibilinellvnirfi inruna fola, e la gran vi fi a, che quefia poi rende a, perla fua grandetta , che ingombrava tutto il Cielo ,per la vagherà de lumi, e de colori, e per le Dei-tà , che in atti, ed abiti diverf


L'Andromeda . rane, tn abito maefiofo, e qualconveniva/ialg£pdegli Dellubbidiente parealA-quila pre filarli il fieggio : allbora vnendofi tutte trequefie Nvvole, ne formavano vna fola, che riempivatutta la Scena, e tutto il Cielo. j^Qon èpofsibile a de-fcriuere gli fiupori diqueWvltima Scena, ne ridi-re i belli fimi fcioglimenti , che fecero le Nuvole nelcomparire ,i groppi, edimoti infenfibilinellvnirfi inruna fola, e la gran vi fi a, che quefia poi rende a, perla fua grandetta , che ingombrava tutto il Cielo ,per la vagherà de lumi, e de colori, e per le Dei-tà , che in atti, ed abiti diverftfopra vi (lavano. Efé fianchi gli occhi de riguardanti dalle meraviglie delCielo sMafjauano, erano puranchee ori fu fidalla bei-leiz,a della Scena,tutta ripiena di Verfnaggi sì nobi-li,dabiti sì pompofi,di corteggi cosìfuperbi. Ada Cio-ne e fendo venuto permaggiormenteìlabilire nelmeT^odi quelle Deità le no\z^e dAndromeda, ediPerfeo,fiubito che comparve, così cantando gravemente inco-minciò. Non 3. \ Non 1 25. Ctoue ^T On crolla erbetta in terra, ò (lilla inj[\ Mare Senza colui» cheT Vniuerfo mouc,E molto meno fenza il fommo GioucStabilirli potean nozze fi chiare. Perfèo è m io figlio, e per hauerlo, elefsiDi conuertir me (teflTo in pioggia dorolChefTer douea dogni virtù teforoNe certi annali del Dettino io lefsi. Io fai, eh a tante imprefe alte il condufsiCol fauordi mia figlia, auuenir mia fortunata StellaGli farà Madre di benigni influfsi. Vedranfi a la fua altera inclita proleNafcer larmate, e pullulare i figli i figli hauràn forze,, & ingegniDa conquiftar quanto circonda il Sole. 1{fgerente poi uolgendofi a gli EminentijsimiCar-ditali così lor dijfe Voi purpurati Eroi, chai del RomanoSin dal Reno, e dal Pò lume secrefeete,E con lopre magnanime rendeteDi noue glorie adorno il Vaticano. 0. 3 Non 12 6. Non difprezzatc de lo ftuol canoroCon lauree corde i concertati accenti,Chanche nel Cielo le beate mentiOdon voci dargento, epletr


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