. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . e fi ?rouaimprefla in quefte monete, sìcorrie bigati, & quadrigati venero dette quelle doue fi vedeuano bighe ò quadrighe, cherano carrette da due,ò da quattro cauaili, come hauetevifto nelle medaglie, che vi ho moftre*EtRatites Afles,fi dittero quelli chehaueuario ràtj,cioè barche^ franate:<•.E. Parfni haner letto, chequefti denari j non vàlfero fempre dieci afsi,ma al-cuna volta fedici, & credo che habbia di ciò trattato nel libro delle fueCmédationijjnterpretàdo la l
. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . e fi ?rouaimprefla in quefte monete, sìcorrie bigati, & quadrigati venero dette quelle doue fi vedeuano bighe ò quadrighe, cherano carrette da due,ò da quattro cauaili, come hauetevifto nelle medaglie, che vi ho moftre*EtRatites Afles,fi dittero quelli chehaueuario ràtj,cioè barche^ franate:<•.E. Parfni haner letto, chequefti denari j non vàlfero fempre dieci afsi,ma al-cuna volta fedici, & credo che habbia di ciò trattato nel libro delle fueCmédationijjnterpretàdo la legge vltima De donationibui. Aduque vorrei perche fecódo il valore immutarono anco la cifra oucr nota di x, in ìa verità ftà,ehe ciò anco fi variò, Sr io pollo moftrareil numero xvi. inai- •clini denarij, &lviij. ,main feftertio alcuno non ho giiveduto mai il numero 1111, Ne quefta varietàjdi cifre durò però ella molto*,percioche tornarori prefto al modoantico s&eccoui alcune medagliedoucvedrete le dette cifre figurate.•tosi In me- PRIMO. B. In medaglie di bronzo truouafi egli alcunaltro fegnale,comein quelledargento. A. In alcune fi truoua vnl, in alcune vn L. che dinotano vn*aiTe,ouero vnalibra. In alcune vn S. per femis}che vuol dire mezza libra,ouero fei quattro punti, ò piccoli cerchietti per quattro oncie,che èilrricnte,inaltre tre punti per tre oncic,che è il quadrante, col qual prezzo fi lauauanonebagni,in altre due per il feftante, che fondueoncie, & così ancora vi (ìveggono altri fegnali,ò del pc fu ò del valore delle monete. Da tutto queftofi comprende chiaramente che fi fatte medaglie così dargento, come di ra-me erano monete di Romani. Et dellinterpretationdi queftecifre,ò notefcriffe benc,& prudentemente Volufio Metiano nel libro intitolato de Alfe,oltre alle cifre fi vede quafi in tutte le dette medaglie il nome di Roma, & inmolte da vna banda la tefta di Iano con due faccie, & da
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