. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . orarum, c^particeps confiliorumdel Duca, dichiaratemi, viprego,che fanno queidue Leoni fatto quello albero ì Guati)fotfocchij , e quadro il ceffo del Cappellano, il qualeancor che ben togato, non fapeua lettere,fi non perlefefìe \ e come acuto,falfo,e pronto chegli era,Nonvi auuedete,diffe,che fanno laguardta al lauro perdifenderlo dalla furia di quefli Poeti, che corronoal romor


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . orarum, c^particeps confiliorumdel Duca, dichiaratemi, viprego,che fanno queidue Leoni fatto quello albero ì Guati)fotfocchij , e quadro il ceffo del Cappellano, il qualeancor che ben togato, non fapeua lettere,fi non perlefefìe \ e come acuto,falfo,e pronto chegli era,Nonvi auuedete,diffe,che fanno laguardta al lauro perdifenderlo dalla furia di quefli Poeti, che corronoal romore,hauedo vdita U coronatione dellAbatedi Gaeta fatta in Roma, accioche nonvenghmo afpogliarlo di tutte le fronde,perfarfi laureati ì Re- pliC9 D I lM. G I O VI o. ip fila il CaffelUnOy come huomo che fi dilettaua difar qualche fonetto,che andaua in z^occolt per lerimeyquefia e malignità inuidiofa ; Soggiungedo,che domine importa al duca Lorenzo, chel buonPafa Leone hahhia cortefemente laureato lAbateBarahatlo, e fattolo triumphare su t Elefante ? dimaniera,che la cofa andò allorecchia del Cardina-le ^ efiprefe vna gran fé si a di M, Domitio, comedi Poeta magro, e Cappellano di piccola E^ in oltre da opruare^che non cifia intellettodi molta fuperbia,e prcfuntione,ben che habbia belcorpose beli anima ; perch ella rende vano lauto-re, come fu quella, che porto il gran Cardinale diS, Giorgio y Rafael Riario, ilquale mife in mille B 2 30 LÈ IMPRESE luoghi delfuo Timone di Galea con vnmotto dififranche dice : hoc o p v s. cjuafi volejfe dire,perf tre quefH magmficenttfimi edt- jìcij e gloriefe opere, me di hifogno ejjer Papa, e gouer/2are ti mondoy laquak tmprefa rtujcì vanif fima, quando fn creato Leone, e dopo j che emendo egU confapeuole della comura del Cardinale Al fon- fo Petrucci, re Ho pre fi, conuwte, & jpoltato delle facsiltay& confinato d Napoli, doue finì fiua vita.


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