Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . DI GIOVANNI SERCAMBI Qi 45 Essendo Firenza rimasa in concordia con Pisa, avendo lassa-to Luccha al modo dicto, et essendo il conte Patio maggiore &governatore del tucto, li Lucchesi essere maltractati, per la qualcosa molti si partirono di Luccha & andònno in istraini paesi,e tali che mai non tornòro. E infra li altri che si partirono 50 funno quelli delli Opisi e loro adherenti. E così rimase la ciptàdi Luccha socto il governo pisano e del dicto conte Fazio; etdipo la morte del dicto conte Fasio, rimase magiore il conteRanieri da Donpnoratico alqu


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . DI GIOVANNI SERCAMBI Qi 45 Essendo Firenza rimasa in concordia con Pisa, avendo lassa-to Luccha al modo dicto, et essendo il conte Patio maggiore &governatore del tucto, li Lucchesi essere maltractati, per la qualcosa molti si partirono di Luccha & andònno in istraini paesi,e tali che mai non tornòro. E infra li altri che si partirono 50 funno quelli delli Opisi e loro adherenti. E così rimase la ciptàdi Luccha socto il governo pisano e del dicto conte Fazio; etdipo la morte del dicto conte Fasio, rimase magiore il conteRanieri da Donpnoratico alquanto tempo, come disocto udirete. CXXVIIL Come messer Luchino da Milano vendèo a Pisa PlETRASANTA ET ALaUANTE TERRE DI Avendo avuto lo comune di Pisa guerra con messer Lucchi-no da Milano per cagione della ciptà di Luccha & peramore de figluoli di messer Castruccio, come è stato contato,del mese di settembre in .mcccxlyi. si tractò per messer Filip-5 pino da Gonzaga concordia tra le diete parti. E die lo comunedi Pisa al dicto messer Lucchino fiorini .lxxx.^, e il dictomesser Luchino die al comune di Pisa Pietrasanta, Massa, Car-rara e Garfagnana, le quali terre si teneano a sua pititione, conalquanti altri pacti, li quali qui non mecto. E tucto ciò che fuIO ordinato fu a danno di Luccha, a dire che si dessero le terredi Luccha a Pisa iniustamente, & Pisa quelle ricevesse soctosuo nome; di vero tal data non fu legittima, et chi quelle presenon potea di ragione tenere; ma che leva il dire? però chi à ilmale à ancho le beffe; così divenne a Lucchesi. e. 48 A 92 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE CXXIX. Come fu in Toscana grande fame. Idio che cognoscie i chuori delli huomini, vedendo i mali cre-


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