. La chiesa di S. Salvatore in Thermis : il "Salvatorello" al Palazzo Madama. allorché questiebbe la sciagurata idea di far sconciare al Bernini ledificio quat-trocentesco — che era tutto un museo darte e di storia — estette lungamente nel chiostro attiguo dei PP. Agostiniani. Get-tato poi questo a terra pei lavori del Pincio al principio del se-colo XIX, dove sarà finita la preziosa pittura? (1) Spicilegi IX, 453. Ne parla anche il Pastor, / papi dopo il medio Valeri {Carletta) preparava un lavoro su questo santuario, quando locolse la morte. Le schede sono in possesso del colto A


. La chiesa di S. Salvatore in Thermis : il "Salvatorello" al Palazzo Madama. allorché questiebbe la sciagurata idea di far sconciare al Bernini ledificio quat-trocentesco — che era tutto un museo darte e di storia — estette lungamente nel chiostro attiguo dei PP. Agostiniani. Get-tato poi questo a terra pei lavori del Pincio al principio del se-colo XIX, dove sarà finita la preziosa pittura? (1) Spicilegi IX, 453. Ne parla anche il Pastor, / papi dopo il medio Valeri {Carletta) preparava un lavoro su questo santuario, quando locolse la morte. Le schede sono in possesso del colto Augusto Bevignani, dalquale presto attendiamo il suo accuratissimo studio sulle Rappresentazioni deiMorti nella città e provincia di Roma. — .26 — Tornando al busto, forse la barbetta accuratamente bipartitae la linea diritta del naso furono i tratti che persuasero il Mai(dicon sempre i suddetti critici) a riconoscere in questo simpa-tico lavoro, uscito dalla bottega del Dalmata o dello stesso Mino,le fattezze del Valentino. E non si può negare che un confronto. Busto del Salvatore clip era sulla fronte della Chiesa e che ora trovasinellalno di S. Luigi dei Francesi. delle antiche stampe raffiguranti il figlio della Vannozza conquesto busto sembra dar ragione allestensore di quelle note sullechiese di Roma, dettate certo pochi anni dopo che 1 effigie delSalvatore fu collocata sul prospetto della chiesa. — 27 — Ma dagli archivi degli stabiliménti francesi in Roma, pergentile comunicazione avutane dalleconomo ab. Pietro Calmet, ri-sulta che nel 1495 Rosa Vanno/za vedova di Antonio Ferrari diMilano donava 10 fiorini doro a S. Maria de Ceìlis, il che vale


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