Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . Angioli maggiori di naturale, che fi veggono alle teliate dielfo. Ville quellartefice anni quarantadue, in fine dequali fece da quellaallaltra vita paflaggio lanno 1637. ANDREA CAMASSEl DA BEVAGNA PITTORE Difcepolo di Domenico Zampieri, detto Domenicbino 7nato 1602. ifc 1649. !Ndrea Camaflei, nato di onelti parenti in Bevagna neh1 Um-


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . Angioli maggiori di naturale, che fi veggono alle teliate dielfo. Ville quellartefice anni quarantadue, in fine dequali fece da quellaallaltra vita paflaggio lanno 1637. ANDREA CAMASSEl DA BEVAGNA PITTORE Difcepolo di Domenico Zampieri, detto Domenicbino 7nato 1602. ifc 1649. !Ndrea Camaflei, nato di onelti parenti in Bevagna neh1 Um-bria, in fua gioventù fi portò a Roma: e quivi nella fcuoladi Domenichiuo pittore celebre, attefe per modo agli lludjdi quel! arte, che in breve diede fperanza di dover divenireuno de migliori maeltri che avefle la fua età : non folamenteperchè neflun giovane in quel tempo difegnò meglio le co-fe di Raffaello, maiììme quelle della Loggia de Ghigi, di quello che eglicon matita rofla e nera fi fece-, ma eziandio perchè nella medefima icuo-la egli già Ci era fatto conofeere per uno depiù bravi giovani, che vi ma-neggio^ r .- pennello Ma di gran lunga maggiore incomincio a correrela fama di iui, non dica a cagione d una cupoleua, che in molto freica. età ANDREJ CAMASSEL iz9 età egli colorì in Bevagn3 fua patria; ma allorachè fu adoperato da! Car-dinale Bentivogli in dipignere la volta della Galleria a Montecavallo nelPalazzo Mazzarrino, che pervenne in potere del Duca Mancini. Rappre-fentò> egli in quellopera la figura di Giove, inattodi ragionare con Amo-re delle fue nozze, accennando verfo quella di Pliche, che poco lungi fivede col vafello in mano. Apparifce da una parte Giunone, (opra le nubiper entro il fuo carro doro, quali ricevendo le dolci impreflioni fpi-rare di Zeffiro; mentre in figura di alati Amoretti, fpiranti pure aure fila-vi, volano per aria alcuni piccoli venticelli, e le Ninfe vanno fpargen-do odorati fiori. In altra parte è la Dea Vener


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