Storia dell'Italia antica . via diuna colonia, ed ebbe fama di grande e nobile e belladi templi adorni di pitture più antiche di Roma, ara-mirate tanti secoli dopo da Plinio. Stette sopra altoripiano da ogni parte isolato, di accesso naturalrti-entodifficile, e fortemente munito in un giro di quasitre miglia. Ora sidla collina che vide la ricca reggiadi Turno con popolo industrioso e potente rimangonograndi avanzi delle mura antichissime di massi squadrati,e caverne tagliate nella rupe di tufo, già sepolcri dei {) Nibby, loc. cit.; Zmiipt, De Laviìtio et Laurentlbus Lacinafibu^!.commentatio ep


Storia dell'Italia antica . via diuna colonia, ed ebbe fama di grande e nobile e belladi templi adorni di pitture più antiche di Roma, ara-mirate tanti secoli dopo da Plinio. Stette sopra altoripiano da ogni parte isolato, di accesso naturalrti-entodifficile, e fortemente munito in un giro di quasitre miglia. Ora sidla collina che vide la ricca reggiadi Turno con popolo industrioso e potente rimangonograndi avanzi delle mura antichissime di massi squadrati,e caverne tagliate nella rupe di tufo, già sepolcri dei {) Nibby, loc. cit.; Zmiipt, De Laviìtio et Laurentlbus Lacinafibu^!.commentatio epifjraphica, Berolini 1845. (6) Virgilio, Aen., XII. 40. Nel libro settimo (650) egli cliiama Turnolaurente: e Stazio {Sìlv., I, 3, 83) chiama laurentia ùrgerà il paese deiRutuli. Cap. I.] ARDEA 541 Rutuli, donde anche alletà nostra vennero fuori belleopere darte di scultura, di terre cotte e di vasi di-pinti (): e dura anche il noni,e antico di Ardea a pochecasupole abitate da gente che sforma e uccide laere .Mina di Artica (Foji/j. Per questi luoghi a ogni passo sincontrano maravi-glie poetiche, e ricordi delle credenze che confortavano0 spaventavano i prischi mortali. Qui gli Dei di Troiae i sacri boschi, e le armi e le tombe degli esuli: là ilDio indigeno del Lazio *, che dal profondo di una selva («) Virgilio. Aen., VII, 408 e segg., e Servio ivi; e IX, 738: Livio. che (lice Ardea divitii^ pracpollens, e XXI, 7; Dionisio, IV, ()4:Strabene, V, 7: Silio Italico. I, 203; Plinio, XXXV, G e 37; Volpi, Yc-tus Laiium, tom. V, pag. 164, tab. XIV; Nibby, Dintorui di Roma, ; Bidlet. Istit. 1852, pag. 55, e 1853, pàg. 59. 1 », De ling. lat. ^ VII, 3C; Virgilio, Acn.^ Vili, 311. 542 ORACOLO DI FAUNO. POLITORIO, APIOLA, ECC. [Lib. II. nei misteriosi silenzi della notte rende gli oracoli. Sullavia che va da Ardea a Roma vedesi ancora il cratere diun antico vulcano. Ivi fu^ unalta selva, un piccolo lagoe una grotta. Le acque che romoreggiavano ca


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