Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all' anno 1500. . ezzarli alla frugalità e temperanza ufatanelle Armate, ficcomedi non lafciar più lungamente marcir nellozio le milizie, le qualial pari decavalli, le non fon tenute in efercizio, diventano ò in queftAnno egli imprefe il viaggio coi Figliuoli, colla Mo-glie Giulia , e collefercito a quella volta. Per lo più fi fece con-durre in lettiga, e volle far poche pofate, perchè la follecitudinenelle marcie fu un fuo ordinario coftume, corrifpondente al naturaifocofo, che in tutte le azioni lue davaaconofcere . Dione (b) fe-co


Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all' anno 1500. . ezzarli alla frugalità e temperanza ufatanelle Armate, ficcomedi non lafciar più lungamente marcir nellozio le milizie, le qualial pari decavalli, le non fon tenute in efercizio, diventano ò in queftAnno egli imprefe il viaggio coi Figliuoli, colla Mo-glie Giulia , e collefercito a quella volta. Per lo più fi fece con-durre in lettiga, e volle far poche pofate, perchè la follecitudinenelle marcie fu un fuo ordinario coftume, corrifpondente al naturaifocofo, che in tutte le azioni lue davaaconofcere . Dione (b) fe-condo il fuo Itile, anzi fecondo 1 ufo univerfale degli Storici dal-lora, vien dicendo, ehegli andò, benché con ficurezza di non do-ver tornare ; e qui sfodera una mano d augurj, e la di lui Genitu-ra, che prediceva quanto dipoi avvenne . Polliamo ben credere,chegli prima che terminaffe il corrente Anno, paffato felicemen-te il mare, arri vaffe nella Bretagna, dove cominciò a far de i pre-paramenti grandiofi, per far pentire que Barbari della loro Anno Annali d Italia. 529 Anno di Cristo ccix. Indizione ir. ERAVoig. di Zefirino Papa 13. ann020?, di Settimio Severo Imperadore Cara calla Imperadore Settimio Geta Imperadore 2. Confoli -f Pompeiano , ed Avito. I L Retando (d), e il Padre Stampa (ù) chiamano quefti Con foli (») Pompeiano, e Lolli ano Avito, fondati fopra unIfcri- 1 rapportata dal Gudio. Ma io, che non so fidarmi delle mer- 0) Stamp*ci Gudiane , meglio ho riputato di mettere folamente i loro indù- *? on*1 bitati Cognomi. Né ferve il dire, che Capitolino (e) fa menzione (c) Lolliano Avito Confolare, in parlando di Pertinace. Queir^4- tnPerC!ac. o, fé di lui fi parlarle qui, il mireremmo appellatoConlole perInfeconda volta. Arrivato (d) che fu Severo Augufto nellIfola Bri- (d)w«w;«-1 tannica, la fua prefenza, e le poderofe forze, eh egli avea condot- us 5*to feco, mi fero lo fpavento in cuor di


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