Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . 5 opera delle fue mani il quadro .Tolentino nella Chiefa di Gesù Maria degli Agoftiniam Scalzi al Corfoil quae lo fteffo autore attribuì ad un tale Battio Franzele. Nella Chiefadi SantAngelo in Borgo, in una Cappella a mano finiftra, fono fatte da luile pitture attorno a un piccol quadro della Madonna. E quello e quantoè potuto fin qu


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . 5 opera delle fue mani il quadro .Tolentino nella Chiefa di Gesù Maria degli Agoftiniam Scalzi al Corfoil quae lo fteffo autore attribuì ad un tale Battio Franzele. Nella Chiefadi SantAngelo in Borgo, in una Cappella a mano finiftra, fono fatte da luile pitture attorno a un piccol quadro della Madonna. E quello e quantoè potuto fin qui del Camafiei e de fuoi difcepoli venire a notizia noftra. MARIO. *3S MARIO BALASSI PITTORE FIORENTINO Difcepolo di Matteo Tlojjelliy nato 1604. $$ Anno dinoftrafalute 1604. nel mefe di Gennajo nacque nellacittà di Firenze Mario dAntonio Balaifi, di onorati parenti.*ed era ancor piccolo giovanetto, quando avendo moftratainclinazione alla pittura, fu raccomandato alla cura di JacopoLigozzi, boniffimo pittore, ftato difcepolo del tanto celebreJ^o^ffJ^ Paolo Verone fé ; ma eflfendo non molto dopo feguita la mortedel Ligozzi, fu porto nella icuola di Matteo Rofielli, la quale, come in al-tro luogo dicemmo, era allora una delle più fiorite, che avefle la noftracittà, non tanto per ia pratica e diferetezza, che avea quel maeftro nelcomunicare altrui la propria virtù, quanto per la bontà del medefìmo;onde chi a lui raccomandava i proprj figliuoli, lì afficurava di ciò, cheera per effi il più importante, cioè di riavergli civilmente e criftianamen-re educati. Stettefi appreiìò il Roflelli fino alletà di diciotto anni, quan-do il Paflignano, al


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