. Dell'entusiasmo delle belle arti. rietà della Poefia litrapanarmi, e trafportarmi ; ma quefto vivia-mo , chè in me naturale, divefa-mente mi sè fatto fperimentare con diventadi forme , non fol più baOe , od alte ( pfchèfurono Tempre , e in ogni guifa delle pii ec-celle), ma dificienti piuitofto in lor c^oie. lri- TRASFUSIONE. 155 Prima fa certa lieta , ed ingegnofa fluidità ;pofcia un acura , e nobil finezza ; infine unaforza matura, e colante 1:= (/) • Non faprei tradurre con giullo valore lori-ginali parole di quefto robufto Scrittore; maben fi riconofce il fenfo loro profondo,


. Dell'entusiasmo delle belle arti. rietà della Poefia litrapanarmi, e trafportarmi ; ma quefto vivia-mo , chè in me naturale, divefa-mente mi sè fatto fperimentare con diventadi forme , non fol più baOe , od alte ( pfchèfurono Tempre , e in ogni guifa delle pii ec-celle), ma dificienti piuitofto in lor c^oie. lri- TRASFUSIONE. 155 Prima fa certa lieta , ed ingegnofa fluidità ;pofcia un acura , e nobil finezza ; infine unaforza matura, e colante 1:= (/) • Non faprei tradurre con giullo valore lori-ginali parole di quefto robufto Scrittore; maben fi riconofce il fenfo loro profondo, chepuò a tutto il nodro fnggetlo diftribuirfi, edar alimento. La diltinzione tra la mediocre,e la gran Pocfia , quella capace di magiftero ,quetU fdegnola , ed indocile ; il rapido fuorilplendere come i lampi ; la dominatrice Tuaforza, ed elevatezza fopra lanimo noftro, e ilgiudizio; quel furor, che trafporta chi nè in-vellito , ed invefie con pari forza ogni cuore;infin tutto è pien devidenza, non meno chedi RE. (/■) Montagne I. u e. si. 154 RECAPITOLAZIONE. TUtte adunque le accennate prerogativecompongono lEniufialmo dtlle BelleArti: Tutte, come fi vede, fi tengonper mano, e sintrecciano infìeme con un co-mune vincolo, che è quello appunto dellanifttlTe detto da Tullio, benché più occulto forfèfìa flato effo indnora . Lelevazione dellanima è quella, che laguida a vedute, ed oggetti, e che la trjie eoaimpeto feco per la rapida violenza del Tuo volomedefmo. Quefìe vedute fon grandi, e belle,ed inufitate, perchè rapide, ed alte fovra lufovolgare, e in una sfera più luminofa , e fu-blime locate . La lor mirabile foiza, fplendo-re, e vaghezza le fa amare, pregiare, adorarecon ardente paffione , e lardore di quefla nonpuò ftare nafcofo , e riftretto , onde in altri C\Jancia , e gìinfiamma. Or infiammando co-tanto , e fé ad altri quefl Entufiafnio così ,crefce ancora, e rifcaldafi più la paflione ; que-llo caldo abbellifce vie più , ingrandi


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