. Simolachri, historie, e figure de la morte. La medicina de l'anima [di Urbanus Rhegius] Il modo, e la via di consolar gl'infermi. Un sermone di San Cipriano, de la mortalità. Due orationi, l'una à Dio, e l'altra à Christo. Un sermone di D. Giovan Chrisostomo, che ci essorta à patienza. Aiuntovi de novo molte figure mai più stampate . ndo hanno valentemente fat-to remléza à Pinimico,à fatica fi pofTono guardare al punto de la morte, di non fi lafciar ab-battere àiefue tentationi,&àfuoi adunque quelli,chein tutta la vita fò no PREFATIONE. no (lati difToIuci, e dishonefh?Conn


. Simolachri, historie, e figure de la morte. La medicina de l'anima [di Urbanus Rhegius] Il modo, e la via di consolar gl'infermi. Un sermone di San Cipriano, de la mortalità. Due orationi, l'una à Dio, e l'altra à Christo. Un sermone di D. Giovan Chrisostomo, che ci essorta à patienza. Aiuntovi de novo molte figure mai più stampate . ndo hanno valentemente fat-to remléza à Pinimico,à fatica fi pofTono guardare al punto de la morte, di non fi lafciar ab-battere àiefue tentationi,&àfuoi adunque quelli,chein tutta la vita fò no PREFATIONE. no (lati difToIuci, e dishonefh?Conn*derandonoi adunque,che no è di poco vtile,il mettereauanti certe materie di condolanone, perftabtlire il cuor de rhuomo,à non temer la mortene i Tuoi afTalti,habbiamo metta auàti per modo di raccogliereinfleme, principalmentede la Tanta fcrittura,quefta forma di confolare,infegnare,& ammonire glinfer-mi, acciò che ciafcuno fornito darme corra gli sforzile le tentatio-ni di Satan,fopporti tutti i fa-ftidii humani, e principal-méte la morte- La qualenon è alcuno n* forte,egràde,chelapo£ egli\è ordinato, che noi namopoIuere,& in poi-nere ci con-uien ritornare.* CHE LVOM O, CHE SI TRVOVA IN MALAT-TIA, SI DEBBE TOTALMEN te fottomettere à la gratia, evoluntà di e l h v o m o non fi giettaTempre ne la benignità, egiufta voluntà di dio, agran pena porrà egli ap-portare le afflittioni, de lequali fi crouerà aggrauato:mafubito cheieonofce à pieno la voluntà di Dio, allho-ra la magnifica, e fedelmente con tutto!cuore le fi fottomette. imperoche ei nontruoua niente fi amaro,acerbo,duro,difrì-cile,& horribile,che incontinente non glifi faccia dolce , piaceuole facile,e pienodogni foliazzo. Il perche fa di bifogno,che auanti ad ognaltra cofa linfermo volontanamente fi gietti ne la voluntà delnofìro buon Padre,e Signore : il che per ifegueti articoli noi dichiareremo. Primieramete ci bifogna ridurre à memoria,chenon


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